mercoledì 15 marzo 2017

Il digiuno

" Il digiuno è un altro fattore di grande importanza nella medicina ayurvedica è naturale, ma deve essere eseguito con cognizione di causa. In particolare, la ripresa dell'alimentazione deve essere curata attentamente, non è consigliabile interrompere il digiuno con alimenti pesanti, fritti, o ricchi di zucchero; molto meglio assumere frutta o succo di frutta ( magari con l'aggiunta di un cucchiaino di succo di zenzero fresco), e in seguito del cibo leggero.
Inoltre, durante un digiuno terapeutico è consigliabile restare a riposo, eseguire dell'attività fisica molto moderata, non prendere freddo, evitare gli sbalzi di umore e i pensieri negativi, e sopratutto l'assunzione di sostanze tossiche (farmaci, sostanze nervine, etc). Sono invece molto benefici l'aria pulita, il riposo e le passeggiate all'aria aperta, l'acqua, i massaggi, il sonno a qualsiasi ora, gli abiti di fibre naturali e comodi, l'aromaterapia, la cromo terapia, le buone cose e così via. Anche la meditazione, la preghiera, il canto, l'ascolto della musica adatta, il disegno o la pittura con pennarelli e acquarelli, il giardinaggio e altri hobby che non comportino contatto con sostanze chimiche aggressive o tossiche sono molto consigliabili. Il digiuno è controindicato nel caso di problemi psichici, in stati di estremo dimagrimento, negli ultimi stadi del cancro e della tubercolosi, nei casi di blocco renale accompagnato da obesità, nelle malattie cardiache e durante l'allattamento. In questi casi è indicata piuttosto una dieta leggera ricca di frutta e verdura fresca.
L'Ayurveda insegna: " Il fuoco gastrico (pacakagni) digerisce innanzitutto il cibo. Se non si assume cibo, questo fuoco digerisce i dosha, quando i dosha sono esauriti digerisce i tessuti. Quando i tessuti sono consumati, allora digerisce la vita".
L'effetto terapeutico del digiuno si fa sentire immediatamente in caso di indigestione, diarrea, disturbi gastrici, influenza, febbre e raffreddore. Dopo aver ripulito l'organismo dai residui di cibo e dal muco, il digiuno procede riducendo l'eccesso di aria, fuoco o flemma (Vata, Pitta e sopratutto Kapha) nell'organismo e riportando i dosha al loro giusto equilibrio. In seguito il digiuno attacca i tessuti, cominciando da quelli "in eccesso" o malati, come il grasso, le cellule cancerose, le infezioni, ma dopo questo grandioso lavoro di pulizie, il digiuno annuncia di aver terminato, e ricompare il normale e sano stimolo della fame. A questo punto è necessario interrompere il digiuno con molta gradualità, calcolando un numero di giorni di dieta strettamente controllata pari al numero di giorni in cui si è digiunato. In questo modo è possibile eseguire un digiuno terapeutico per periodi da 4 a 40 giorni ottenendo dei notevoli benefici per la salute.
L'Ayurveda spiega che il digiuno porta seguenti benefici: pulizia degli organi sensori e motori, corretta eliminazione delle tossine, leggerezza del corpo, sano appetito, puntualità e regolarità della fame e della sete, purificazione della regione del cuore, limpidezza della voce, rilassamento del corpo, allegria e dinamicità. I Dosha vengono riportati all'equilibrio, il fuoco gastrico si rinvigorisce, il corpo e la mente se normalizzano, le rughe si distendono, i lineamenti si rassodano, la pelle si purifica, l'apparato riproduttore si rafforza, persino i capelli grigi riprendono il colore naturale. Il digiuno permette di liberarsi più facilmente dalle tossicodipendenze e dalle loro conseguenze.
Il digiuno è considerato anche una importante pratica spirituale e viene osservato in occasione delle principali ricorrenze. I devoti indù si astengono dal cibo sopratutto nel giorno di Janmastami ( che celebra l'apparizione di Krishna), di Shiva Ratri ( la festa di Shiva), nei giorni lunari di Purnima (la luna piena), Ekadasi ( l'undicesima giorno della luna crescente o calante) e in altre varie occasioni, come la ricorrenza della morte dei propri genitori, il giorno del l'apparizione o della scomparsa del maestro spirituale o di grandi maestri del passato e così via. Ghiande diceva spesso: " Io digiuno per controllare corpo e la mente. Il digiuno mi da forza e determinazione per raggiungere i miei scopi.""

Testo sopra di Paola Mosconi

Ho copiato il testo, trovato leggendo un libro di cucina indiana, perché  l'importanza del riposo alimentare, che il nostro corpo necessità, la sperimento molto frequentemente. Personalmente digiuno quando ho disturbi digestivi, febbre o raffreddore e devo dire che si guarisce in fretta. Non ho mai fatto digiuno più di tre giorni consecutivi perché non è facile digiunare e lavorare, anzi praticamente impossibile. Salto spesso uno o due pasti al giorno, anche se devo lavorare, e subito  sento i benefici.
Sto veramente pensando di fare un digiuno serio di almeno 7 giorni in primavera e se qualcuno potrebbe essere interessato ad ottenere più informazione conosco una persona esperta in digiuni lunghi o lunghissimi...