mercoledì 21 novembre 2018

L'aglio e le micosi

L’aglio è forse il più noto ed antico trattamento naturale contro le micosi. Possiede infatti potenti proprietà antibatteriche, antimicotiche ed antiparassitarie. Quando si usa l’aglio come rimedio antimicotico, i bulbi possono essere utilizzati appena schiacciati ed applicati sulle zone interessate con un impacco caldo, o in alternativa facendo un infuso di aglio ed olio, ed applicandolo localmente nelle zone colpite, fasciando il tutto con una garza sterile e lasciando agire per almeno una decina di minuti.
L’aglio si utilizza anche per la cura della candida vaginale: può essere utilizzato localmente introducendo uno spicchio in vagina o assunto oralmente se riuscite a sopportarne il sapore, ed è anche un’ottimo alleato contro il colesterolo.
Cure naturali contro i funghi della pelle: I rimedi più utilizzati nella risoluzione di tali infezioni si basano sull’impiego di erbe officinali: melaleuca alternifolia (con cui si produce il tea tree oil): è un potente antimicotico, anche in caso di fungo dell’unghia del piede (estremamente difficile da debellare). Il dosaggio consigliato è di due o tre applicazioni al giorno sui piedi asciutti per 7-10 giorni. Se il prodotto risultasse irritante sulla cute, diluirlo nella stessa quantità di olio vegetale; in caso di reazione allergica, interromperne l’utilizzo;
l’aglio: riesce ad uccidere molti microbi, tra cui anche i funghi della pelle. Si può utilizzare diluito nell’olio e applicato direttamente sulla pelle (rimuovere dopo un’ora). Si utilizza anche come infuso preparato con aglio, olio e 4 chiodi di garofano schiacciati, applicandolo sulla pelle per due o tre volte al giorno (dopo la preparazione, lasciarlo riposare a temperatura ambiente per tre giorni, poi filtrare; va conservato in frigorifero fino ad un massimo di 6 mesi). Per le infezioni più ostinate, può essere anche preso per via orale, da uno a due spicchi d’aglio crudo tritato e mescolato nel cibo, ovvero tre capsule da 500 a 600 mg algiorno;
l’estratto di semi di pompelmo: l’estratto viene prodotto con l’utilizzo dei semi, della polpa e dell’interno della scorza di pompelmo ed è molto efficace nella cura di molti tipi DI funghi inclusi quelli della pelle. Applicare il liquido sulla pelle per tre volte al giorno fintanto che l’infezione non viene bloccata, poi due volte al giorno per un’altra settimana;
la cannella e i chiodi di garofano: entrambe le erbe sono efficaci nella cura delle infezioni micotiche della pelle. Si utilizzano per tamponare l’eruzione cutanea per tre volte al giorno se preparate come olii essenziali nel modo seguente: mescolare 1/8 di cucchiaino di olio essenziale con ¼ di cucchiaino di olio vegetale ad es. di mandorla, di oliva, o di sesamo. Attenzione: prima provare ad applicare il composto su una piccola parte di pelle non affetta da infezione; in caso di irritazione non utilizzare sull’eruzione. Non assumere questi olii per via orale;
l’olio essenziale di geranio: l’olio essenziale di questo fiore è sia antimicotico, sia anti infiammatorio, con alleviamento dal prurito. Nelle persone adulte è possibile l’utilizzo anche in forma non diluita. Applicare per due o tre volte al giorno fino a totale scomparsa dell’infezione; non utilizzare per via orale;

domenica 16 settembre 2018

NUTRIRSI E NON RIEMPERSI


SIAMO ARRIVATI A CAPIRE CHE L'INDUSTRIA ALIMENTARE MODERNA CON L'USO DI ADDITIVI, CONSERVANTI, COLORANTI, INSAPORITORI, FERTILIZZANTI, GLIFOSATI,  E CHI NE HA PIU' NE METTA, OFFRE CIBI CHE HANNO ALTERATO IL NOSTRO MODO DI NUTRIRCI.

"Perche` dunque mangiare come ai tempi d’oggi? Per essere conformi alla societa`, per imitare la gran parte degli esseri che ci circondano. Dobbiamo dunque legare la nostra sorte a quella degli altri? Se questa societa` e` corrotta e con il suo modo di alimentarsi viene colpita da molte malattie, dolore, infermita` e morte prematura od improvvisa, perche` dobbiamo imitarla e raccogliere i suoi stessi frutti? Siamo dunque noi degli esseri liberi decisi ad acquistare felicita` e sicurezza, o siamo delle pecorelle che si lasciano condurre con il gregge alla perdizione? Queste righe sono scritte per gli uomini veri, decisi a lottare contro il male. Dobbiamo scatenare una rivoluzione contro i nostri vizi personali e combattere senza tregua le vecchie abitudini dannose. Il vero nemico sta nell’interno di noi stessi: lottare contro se stessi per sbarazzarsi di ogni male: ecco la vera battaglia che salva l’essere ed aiuta il mondo; ogni altro tentativo e` vano."
testo sopra tratto dal libro COME ALIMENTARSI PER ACQUISTARE SALUTE

IL NOSTRO SISTEMA VIENE DOTATO DA TUTTI I MECCANISMI NECESSARI PER VIVERE UNA VITA IN SALUTE, STA A NOI MANTENERE IL SISTEMA IN OTTIME CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO.
COME? SI PARTE DALLA TAVOLA.
CIBI SANI, SEMPLICI E BILANCIATI,  CUCINATI AL MOMENTO APPORTERANNO L'ENERGIA ED IL NUTRIMENTO NECESSARIO PER SVOLGERE AL MEGLIO LA NS VITA.

venerdì 14 settembre 2018

Ansia ed Intestino

Dopo la scoperta nel 2015 di essere ipotiroidea mi sono decicata a capire il funzionamento ed il ruolo dei batteri nel nostro intestino. Ecco a voi un interessante articolo che mi conferma quello che ho scoperto su me stessa, equilibrando la flora batterica, con la GIUSTA AlIMENTAZIONE e probiotici mirati, non solo si elimina l'ansia ma si diventa molto più sereni ed equilibrati. Migliora il sonno e tutte le funzioni metabliche del nostro sistema, sistema immunitario compreso.

articolo di Sara Pero

 

"I batteri dell'intestino che ci fanno andare in ansia

C'è un collegamento tra il microbiota e le regioni cerebrali dove hanno origine molte emozioni. Mettere in equilibrio i batteri che abitano il nostro organismo potrebbe essere la chiave per curarle
RICEVERE un microbioma sano per curare l'ansia: potrebbe essere questa una delle prossime sfide della ricerca, perché per la prima volta si è visto che alcune regioni del nostro cervello, in particolare quelle legate alle emozioni, sono controllate dal microbiota intestinale – quell'insieme di microrganismi presenti nel nostro organismo - attraverso l'intervento di una classe di molecole biologiche, i miRna. È questa la chiave di volta dello studio pubblicato su Microbiome e condotto dai ricercatori dell'APC Microbiome Institute dell'University College Cork in Irlanda. Perché se finora era stato dimostrato un dialogo tra il cervello 'emotivo' e il microbiota, adesso i ricercatori irlandesi hanno trovato una connessione tangibile tra queste due entità: la molecola di Rna. "I microbi presenti nell’intestino – dichiara Gerard Clarke, uno degli autori dello studio - sembrano influenzare i miRna al livello dell’amigdala e della corteccia pre-frontale, regioni del sistema nervoso centrale che sono fortemente implicate nell’ansia e nella depressione". I risultati. Non siamo di certo di fronte a un assedio bellico da parte di questi microrganismi ma piuttosto di fronte alla prima evidenza scientifica che potrebbe iniziare a far luce sulle modalità con le quali agisce questa comunità ecologica che fin dalla nascita inizia a colonizzare il nostro corpo. Confrontando i miRna presenti nelle due regioni cerebrali (amigdala e corteccia pre-frontale) in topi normali e topi germ-free – cresciuti in condizioni di sterilità -, il team di ricerca ha individuato delle differenze nei tipi di miRna contenuti in questi due gruppi: 103 miRna differenti nell'amigdala e 31 miRna differenti nella corteccia pre-frontale. A comprovare e legittimare le differenze riscontrate ci sono poi da un lato il fatto che addizionando i microbi normalmente presenti nei topi in quelli germ-free, il profilo dei miRna di questo gruppo era simile a quello dei topi normali e poi il test di conferma opposto: il depauperimento del microbiota intestinale in topi normali, ottenuto in seguito al trattamento con opportuni antibiotici, ha modificato i livelli di miRna nelle due regioni cerebrali in modo simile ai topi germ-free. Nuovi paradigmi terapeutici. Quello che hanno di promettente questi risultati riguarda non solo la sempre più reale possibilità di ‘decifrare’ il modus operandi di questi microrganismi, che peraltro rappresentano la maggior parte del materiale genetico contenuto nel nostro organismo, ma soprattutto un’alternativa alle canoniche strategie terapeutiche utilizzate
per curare l’ansia: invece di puntare direttamente all’eliminazione di alcuni miRna presenti nel cervello, “la cura potrebbe essere mirata al microbioma intestinale” spiega Clarke, così da ottenere lo stesso risultato desiderato, in maniera più semplice."
Articolo di Sara Pero
STUDIO SU: https://microbiomejournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40168-017-0321-3